Apritemi
sono io…
busso alla
porta di tutte le scale
ma nessuno
mi vede
perché i
bambini morti nessuno riesce a vederli.
Sono di
Hiroshima e là sono morta
tanti anni
fa. Tanti anni passeranno.
Ne avevo
sette, allora: anche adesso ne ho sette
perché i
bambini morti non diventano grandi.
Avevo dei
lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei
begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.
Un pugno di
cenere, quella sono io
poi anche il
vento ha disperso la cenere.
Apritemi, vi
prego non per me
perché a me
non occorre né il pane né il riso,
non chiedo
neanche lo zucchero, io,
a un bambino
bruciato come una foglia secca non serve.
Per piacere
mettete una firma,
per favore,
uomini di tutta la terra
firmate, vi
prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano
sempre mangiare lo zucchero.
Nâzım Hikmet,
Poesie, Editori Riuniti
Very cool page!
RispondiEliminaVery cool page!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina