6 marzo 2014. E va bene che la stagione è in ritardo, ma sta per finire la prima settimana del mese e non è possibile che in un posto come la pineta di Torregrande, dove neanche negli inverni più rigidi la temperatura scende per molto tempo sotto i dieci gradi, non si possa cominciare a trovare qualche orchidea in fiore. Almeno le più coraggiose, quelle alle quali nessuno ha detto che la stagione è in ritardo, decideranno di iniziare l'antesi.
Quindi decido, si va. Volevo fare una prima puntata, un primo sguardo al grado di crescita delle rosette basali delle orchidee spontanee della pineta anche in preparazione di un'escursione, spero numerosa e combattiva che vogliamo organizzare come Comitato per la Tutela e lo Sviluppo di Torregrande (ma non potevamo trovarlo un nome più corto e comprensibile?), insomma il Comitato che si batte per impedire che la pineta venga regalata alla IVI petrolifera e che nella pineta di noi tutti, i petrolieri che prima si sono arricchiti inquinando, ora continuino ad arricchirsi con la speculazione.
Purtroppo nell'avvicinarmi al pontile lo sguardo non può non notare gli argini del fiume Tirso nell'ultimo suo tratto verso lo sbocco nel golfo che assumono uno spento colore giallo rossiccio. Purtroppo anche gli argini sono trattati coi diserbanti chimici che evocano anche nei cromatismi sentimenti di morte e di negazione della primavera. Questo mi ricorda che la battaglia per la pineta è solo uno degli obbiettivi per me che voglio
che le generazioni future abbiano una natura il più possibile simile a quella che io ho conosciuto.
Nelle 3 foto seguenti: argini del fiume Tirso bruciati dal glifosate, diserbante chimico spruzzato dal consorzio di bonifica
Eccomi in pineta. appena inizio a camminare devo stare attento a non calpestare le rosette basali delle orchidee.Una foto agli alberi di pino
Ed ecco i primi fiori, molto belli di asfodelo
Ma il mio principale interesse è per le orchidee della pineta. Le rosette basali sono davvero tante: migliaia di migliaia.
Davvero bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, riconosco dalle rosette che la maggior parte sono orchidee del genere Anacamptis: longicornu in maggioranza ma anche papilionacea.La loro fioritura è questione di qualche settimana, anche se qualche bocciolino colorato comincia a fare capolino.
E quando incontro le primi fioriture complete non mi sorprendo. Non mi sorprende neanche che le prime siano loro: le Ophrys tenthredinifera, tra le più fotogeniche, tra le mie specie preferite.
Ed ora non vi tedio più con le parole, godetevi la loro bellezza.
Bellissime foto, complimenti! Io oggi ho fatto un giro ad asparagi in territorio di Suni ed ho trovato un paio di orchidee in antesi, tra queste la A. Longicornu, la Neotinea Lactea e la O. Passionis! Gli asfodeli dalle mie parti non sono ancora sbocciati ma ormai manca poco. Spero di cuore che la pineta venga tutelata da indicriminati interventi antropici e l'uso dei diserbanti abolito! La natura è delicata!
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