foto: Emilio Pini
Crema: cerchio di Amanita vittadini (Moretti) Vittadini
Voi elfì delle colline, dei ruscelli, degli immobili laghi e
delle selve,
e voi che sulle sabbie inseguite con piede che non lascia impronta il rifluente
Nettuno
e gli sfuggite quando di
nuovo avanza,
e voi minuscole figurine che al chiaro di luna tracciate cerchi d'erba amara,
che le greggi rifiutano,
e voi che per gioco fate nascere i funghi a mezzanotte felici nell'udire il
solenne coprifuoco,
con il vostro aiuto - per debole che sia - io ho oscurato il sole a
mezzogiorno,
radunato i venti bellicosi e tra il verde mare e l'azzurrata volta, scatenato
guerra ruggente.
William Shakespeare - La tempesta 1611/1612
Ecco, questi cerchi
d’erba, tracciati dalle minuscole figurine evocate dal personaggio
Shakespeariano hanno contribuito a far si che i cerchi di funghi di varie
specie che troviamo nei boschi e nei prati in tutte le stagioni, vengano
chiamati cerchi delle streghe. In molti posti viene ancora oggi detto che in
tali siti, dentro i cerchi di notte danzano le streghe. Oppure che l’erba nata
in questi cerchi è un’erba stregata e gli animali si rifiutano di mangiarla. O
ancora che se un uomo per sbaglio l’assaggia cade immediatamente preda di
allucinazioni. Insomma miti e leggende che nulla hanno a che fare con la
realtà.
In micologia il fenomeno è stato spiegato in modo diverso: il micelio
fungino una volta formato si sviluppa attraverso propagazioni periferiche che
tendono ad andare verso l'esterno. La terra che resta al centro del micelio si
impoverisce perché il micelio la priva di tutte le sostanze nutritive
lasciandola arida. All'esterno del cerchio che si crea, invece, l'erba cresce
più verde e rigogliosa che mai perché il micelio libera sostanze che diventano
concime prezioso. In teoria, questo lavorio potrebbe durare all'infinito permettendo così il propagarsi del micelio che si espande in cerchi che diventano sempre più larghi. In pratica, l'utilizzo della terra da parte dell'uomo, il semplice calpestio o l'incontrare ostacoli quali muri, alberi o altro, bloccano e distruggono questi cerchi.
Abbiamo comunque segnalazioni in varie parti del mondo di cerchi che hanno un età superiore ai 120 anni e di altri che hanno un diametro di oltre 100 metri.
Non posso farvi vedere
mie foto recenti del fenomeno (a oggi nei boschi che frequento, zero funghi o quasi), ma ho chiesto a due miei amici alcune foto
scattate nelle loro rispettive città. Sono foto di questi ultimi giorni di
cerchi di Amanita vittadini cresciute a Roma (in una foto si può riconoscere il
Palazzo della Civiltà Italiana all'EUR). E a alla periferia di Crema.
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