Bellissima stazione in Sardegna di essenze spontanee dove possiamo riconoscere: Orchis purpurea - Orchis anthropophora - Anacamptis papilionacea e varie altre specie di altre famiglie botaniche.
Continuando il discorso iniziato nei mesi scorsi con i funghi e i fiori endemici, questa volta parliamo delle orchidee spontanee presenti nella nostra isola. Lo scopo è sempre quello di sensibilizzare noi tutti alle questioni legate alla loro tutela e salvaguardia.
Quando parliamo di orchidee, i numeri riguardanti le specie , non possono essere interpretati in modo rigido in quanto sono influenzati dai criteri tassonomici adottati dall’uno o dall’altro studioso, possiamo però dire che in Sardegna sono presenti circa 68 specie di orchidee spontanee , che rappresentano circa il 35% delle specie presenti nell’intero territorio italiano.
Tra queste, ben 13 sono endemiche della nostra isola e di queste più della metà (7), sono esclusive della Sardegna, purtroppo queste ultime proprio per la loro rarità sono le più vulnerabili e le più esposte.
Poche persone, a parte gli addetti ai lavori, sono informate sui rischi di estinzione che corrono alcune di queste rarissime specie. Alcune orchidee sono presenti in un numero di esemplari talmente esiguo e sono sottoposte a tantissimi rischi che ci sorprende il fatto che ancora esistano.
La Regione Autonoma della Sardegna non ha nella sua legislazione nessuna norma che protegga e tuteli le orchidee spontanee (ed è utile ripetere neanche i funghi, gli endemismi, le erbe aromatiche, le piante officinali etc. etc. etc.).
Dactylorhiza elata (Poiret) Soó |
Dactylorhiza elata è una rarissima orchidea quasi estinta (è considerata la più rara d’Italia) è presente in Sardegna con una unica piccolissima stazione 7/10 esemplari in una zona umida fortemente sottoposta a cambiamenti che ne alterano l’habitat, in questa situazione D. elata rischia da un momento all’altro la sua totale scomparsa.
Orchis purpurea Hudson |
Orchis purpurea, relativamente comune nel resto dell’Italia escluse Sicilia e Valle d’Aosta è rarissima in Sardegna. E' presente con un’unica stazione comprendente 20/30 esemplari ed è fortemente esposta ai rischi di estirpazione da parte dei passanti perchè i suoi fiori sono molto vistosi e colorati
Platanthera kuenkelei subsp. kuenkelei var. sardoa |
Platanthera bifolia var. kuenkelei diventata dopo studi anche di biologia molecolare Plathantera kuenkelei subsp. kuenkelei var. sardoa è l’orchidea che avevo scoperto nel maggio del 2007, è presente in un’unica stazione con 70/100 esemplari, il suo habitat e il pascolo alberato montano perciò viene brucata dalle pecore che pascolano quei luoghi. Un tentativo di protezione attraverso un’estesa recinzione protettiva, sollecitato da noi in collaborazione col comune di Borore e realizzato dall’Ente Foreste della Sardegna, è stato vanificato dai ladri che hanno rubato anche i paletti.
Gennaria diphylla (Link) Parlatore |
Gennaria diphylla è presente nelle pinete costiere del nord e dell’ovest nella nostra isola. Fino a 3 o 4 anni fa possiamo dire che era invasiva nell’estesa pineta di Is arenas nell’oristanese. Da qualche anno qualche ghiotto animale (cinghiale? riccio? roditore?), ne ha fatto il suo cibo preferito: fa un piccolo scavo, toglie i bulbi dell’orchidea se li mangia e lascia a seccare lo scapo e il fiore. Per questo anche Gennaria diphylla, almeno ad Is arenas sta diventando sempre meno osservabile.
Ophrys subfusca subsp. liveranii G. Orrù e M. P.Grasso |
Ophrys subfusca subsp. liveranii vive nello stesso habitat di G. dyphilla in un’unica stazione nella stessa pineta. Pochissimi esemplari, enormemente più a rischio delle Gennaria perché oltre ad essere anche loro preda dagli animali che ne mangiano i bulbi sono oggetto di pessime attenzioni da parte degli uomini: “studiosi” che le portano via per erbari o altro, fotografi “naturalisti” che calpestano il posto senza prestare attenzione a dove mettono i piedi. Nel giro di pochissimi anni, gli esemplari di questa rarissima specie si sono drasticamente ridotti ed è fortemente a rischio la sua sopravvivenza.
Fine prima parte
Ophris Fusca l'avevo fotografata anch'io qualche anno fa dalle mie parti (sempre nell'Oristanese)...ma quest'anno non vi ho trovato piu' traccia...non so se per via dell'uomo o delle pecore :(
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