Le orchidee
e in generale le essenze botaniche endemiche e non
esistono a livello Internazionale norme e
convenzioni accolte e adottate anche dallo stato italiano:
- C.I.T.E.S. - Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di
fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione
- Direttiva Habitat CEE relativa alla conservazione degli habitat
naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Quasi tutte
le regioni italiane hanno approvato leggi e regolamenti atti a proteggere le
specie a maggiore rischio, la regione Sardegna non è tra queste.
Ecco perché
in Sardegna può succedere di vedere:
-
“signori” che magari arrivano dall’estero che
prelevano (rubano) specie endemiche e/o rare
- signori
e signore che prelevano mazzolini delle stesse specie
- imprese
che nei luoghi dove quelle specie crescono e si dovrebbero riprodurre, usano
diserbanti distruggendole
e di non vedere:
- proteggere
le specie a forte rischi di estinzione in quanto sono presenti solo pochissimi
esemplari.
I Funghi spontanei epigei ed ipogei
esiste in Italia una legge quadro che
è la Legge 23 agosto 1993, n. 352.
A partire da tale data, tutte le regioni
che non avevano ancora una normativa regionale hanno leggiferato sulla materia
e si sono dotate di strumenti idonei.Tutte le regioni esclusa una: la
Sardegna.
Puntualmente, a inizio legislatura,
vari gruppi politici, spontaneamente, o con lo
stimolo di associazioni, sindaci o intere amministrazioni comunali,
presentano proposte di legge sul tema. Ma sempre puntualmente, la legislatura
trascorre senza che neanche una di tali proposte venga portata alla discussione
in Consiglio Regionale.
Negli ultimi anni, però, qualcosa di
nuovo è successo, decine e decine di
amministrazioni Comunali hanno adottato sulla raccolta dei funghi, delibere e
ordinanze Sindacali sostituendosi al vuoto legislativo della Regione Autonoma
della Sardegna. Delibere e ordinanze sindacali a volte mirate alla salvaguardia
del territorio attraverso la regolamentazione della presenza dei raccoglitori
di funghi. Altre volte mirate esclusivamente a fare un pò di cassa o a
privilegiare nella raccolta i residenti nel comune il cui territorio è oggetto
di raccolta.
Naturalmente i sindaci e le amministrazioni
comunali, non potendo dare direttive regionale sul merito, non possono
influenzare le scelte dei raccoglitori. Questi ultimi possono tranquillamente
continuare a prelevare di tutto: specie rare e a rischio di estinzione e specie
tossiche. Primordi che non hanno ancora maturato le spore e specie ormai
vecchie buone solo per la riproduzione e non per il consumo alimentare. Tutto
questo senza nessuna regola e nessun controllo. Anche per questo, in Sardegna
registriamo percentuali di avvelenamento di gran lunga superiori a tutte le
altre regioni italiane.
Fatta questa premessa, posso tentare di dare una risposta a chi ci chiede cosa vogliamo.
Niente di speciale e niente di impossibile.
Vogliamo che anche in Sardegna esistano
leggi e strumenti che ci consentano di agire nella tutela delle essenze
botaniche endemiche e rare, delle orchidee spontanee, dei funghi epigei ed ipogei
spontanei e vogliamo perciò che chi governa la Regione Autonoma della Sardegna
doti la nostra Regione di leggi e regolamenti su tali specifici argomenti.
Nel recente passato ciò non è avvenuto
nonostante l’impegno di singole associazioni, amministrazioni e anche di
isolati consiglieri regionali.
Perciò riteniamo che, senza un vasto movimento comprendente
associazioni ambientalistiche, micologiche, Sindaci e amministrazioni comunali,
Associazioni locali (pro loco), associazioni varie e
singole persone di buona volontà che abbiano a cuore la salvaguardia
dell’ambiente, il Consiglio regionale spontaneamente non approverà mai le leggi
e i regolamenti in questione.
Ecco, noi proponiamo questo
spazio come punto di
aggregazione di tutti coloro che hanno voglia, impegnando
anche solo una piccola parte del loro tempo, di battersi con noi affinchè cio avvenga.
Bellium bellioides L.
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