Voglio tornare sull’argomento dei nomi dei funghi e della necessità da
parte di tutti dell’uso del nome scientifico: Genere specie, adottati anche
in micologia.
Lo voglio fare con il racconto di una discussione
avvenuta qualche tempo fa in una radura di un bosco nei monti di Desulo.
Con alcuni amici, armati di fotocamera digitale e di cestino, organizzammo
un’escursione micologica nei boschi misti di castagno, leccio e roverella siti
alle pendici del Gennargentu.
Dopo diverse ore di cammino, con molte foto nella
scheda e pochi funghi nel cestino, decidemmo di fermarci vicino a una sorgente
cercando un po’ di riposo e un po’ di refrigerio.
Sopraggiunsero alcuni ragazzi desulesi e parlando del più e del meno iniziò
un discussione sui funghi che cerco di ricostruire.
Uno dei ragazzi di Desulo ci chiede se eravamo a funghi e se avevamo controllato la tuvara perché
diceva, aveva saputo da amici che solo la
tuvara in quei giorni dava soddisfazioni.
Giuseppe, un amico del mio gruppo, fu il primo a rispondere dicendogli che
era vero, che in quei giorni la tuvara
era spuntata abbondante, ma non in quei posti, - non era il bosco l’ambiente
adatto ma il pascolo, anche brullo, e molto più in basso come altezza - (lì
eravamo a quota 1200 m).
Trovandomi coinvolto non potevo evitare di entrare
nella discussione.
Cercai di venire a capo della discussione.
Giuseppe, il mio amico pur non essendo un grande esperto, era comunque uno
che di funghi ne sapeva.
Ne sapeva cercare e trovare e per molte specie ne
conosceva anche il nome scientifico.
A lui mi rivolsi per primo: -“ mi vuoi dire qual è il nome scientifico
della tua tuvara?”- risposta:“non so
la specie ma è risaputo che la tuvara
è un prataiolo, quindi il genere è Agaricus”.
A quelle parole il ragazzo desulese con un sorriso
dice: ”ma io non stavo parlando di tuvara
fungo ma di tuvara pianta cioè dell’Erica”.
Ecco, parlava dell’Erica arborea che a Desulo e dintorni è chiamata tuvara e in mezzo alla macchia ad Erica
spesso è possibile trovare bellissimi Boletus
aestivalis.
A quel punto, anch’io non potei fare a meno di informarli
che parlavo di tuvara intendendo un fungo ipogeo del genere Terfezia (Terfezia
leonis, Terfezia leptoderma etc.) che viene chiamato tuvara in tutte
le zone di crescita.
Risolto l’arcano.
Parlando di tuvara,
parlavamo di tre cose diverse.
Eravamo un gruppetto di sei persone, immaginatevi se
fossimo stati in cinquanta e provenienti da altre sparse zone della Sardegna:
avremmo scoperto molte altre tuvare.
Agaricus spissicaulis (la tuvara di molte parti dell’isola)
Erica arborea (la tuvara di Desulo e dintorni)
Terfezia leonis (la tuvara dell’oristanese)
Il cognome di mia moglie, di origine sarda per parte di padre, è Tuveri. Chiedo se questo cognome può essere collegato al nome del fungo
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