Dopo aver
parlato delle specie rare, lanciando l'allarme sui rischi concreti che i nostri
figli o al massimo i nostri nipoti non le conosceranno perché stando così le
cose nei prossimi decenni si saranno estinte. E dopo aver stigmatizzato il
menefreghismo da parte di chi avrebbe il compito di tutelarle e proteggerle
(assessore all'ambiente della Regione) e di chi dovrebbe approvare le leggi per
tentare di salvarle (Consiglio Regionale), voglio parlare anche delle
specie per la Sardegna più comuni, quelle che più facilmente incontriamo nelle
campagne o anche nelle cunette stradali.
Naturalmente,
anche per queste specie, vale sempre la raccomandazione di non toccarle, il
fatto che siano presenti in numero maggiore rispetto ad altre specie non ci
autorizza a comportarci in modo diverso. Ricordiamo che tutte le orchidee sono
comunque protette in base ad accordi internazionali e in particolare dalla
convenzione di Washington che ha come obiettivo la conservazione delle specie
animali o vegetali in pericolo di estinzione: C.I.T.E.S. (Convention on
International Trade in Endangered Species of Wild Flora and Fauna) ratificata
dallo Stato Italiano con la legge 874 del 1975 entrata in vigore nel nostro
paese nel 1980.
Anacamptis longicornu |
Anacamptis
longicornu. E' insieme a Anacamptis papilionacea la più comune orchidea
della Sardegna. Fiorisce dalla fine di Febbraio fino a metà Giugno. Vive in
tantissimi habitat dal livello del mare fino a 1200 metri di altezza, nelle
pinete in riva al mare, nei pascoli e nei terreni abbandonati, nelle zone
boschive esposte alla luce (radure, garighe, margini dei sentieri), nella macchia
mediterranea, ai bordi delle strade (cunette e scarpate).
Anacamptis longicornu |
E’ quella che presenta un’altissima varietà di colori e tra tali varietà spesso
troviamo individui con cromatismi completamente bianchi (albini).
Etimologia:
dal greco anacamptos = piegati indietro (si allude alla posizione dei
pollinii) e dal latino longi = lungo cornu = [che ha
la forma di corno] (il riferimento riguarda la lunghezza dello sperone).
Con Anacamptis papilionacea spessissimo colonizza gli stessi habitat e si ibrida facendo nascere: Anacamptis bornemannii.
Anacamptis papilionacea |
Anacamptis papilionacea var. grandiflora |
Anacamptis
papilionacea. Altra comunissima orchidea isolana. Fiorisce dalla fine di
Febbraio fino a metà Giugno. Habitat: dal livello del mare fino a 1.400 metri
di altezza, nelle pinete in riva al mare, nei pascoli e nei terreni
abbandonati, nelle zone boschive esposte alla luce (radure, garighe, margini
dei sentieri), nella macchia mediterranea, ai bordi delle strade (cunette e
scarpate).
Convive negli stessi habitat e spessissimo si ibrida con Anacamptis
longicornu. Per molti autori esistono due varietà: Anacamptis papilionacea var.
papilionacea e Anacamptis papilionacea var. grandiflora. Etimologia: dal
greco anacamptos = piegati indietro (si allude alla posizione dei
pollinii) e dal latino papilio = farfalla (a forma di farfalla) e la
varietà grandiflora = a grandi fiori.
Anacamptis papilionacea |
Anacamptis papilionacea var. grandiflora |
Anacamptis laxiflora |
Anacamptis
laxiflora. Specie abbastanza comune anche se più soggetta rispetto alle due specie precedenti ai rischi derivanti alle modificazioni dell'habitat da parte dell'uomo nonché alle modificazioni climatiche. Etimologia: dal greco anacamptos = piegati indietro
(si allude alla posizione dei pollinii) e laxiflora = con fiori radi
(per l’infiorescenza lassa). E’ una specie che predilige le i campi
paludosi, i prati acquitrinosi e le cunette stradali bagnate dalle copiose
piogge primaverili, ama la luce, quindi le zone in pieno sole.
Anacamptis laxiflora |
Fiorisce del
mese di Aprile fino ad oltre metà Giugno dal livello del mare fino ad
un’altezza di 1.200 metri. Convivendo a stretto contatto con Anacamptis
longicornu a volte si ibrida con essa creando un ibrido: Anacamptis x sarcidani.
Beautiful flowers and photos
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