Etimologia del Genere Serapias:
da Serapis (Serapide) dio greco-egizio, legato al culto della fertilità. Serapias era il nome dato da Dioscoride Pedanio, che è stato un medico, botanico e farmacista greco e che svolse la sua attività a Roma ai tempi di Nerone, ad un’orchidea non meglio identificata, che era ritenuta afrodisiaca.
da Serapis (Serapide) dio greco-egizio, legato al culto della fertilità. Serapias era il nome dato da Dioscoride Pedanio, che è stato un medico, botanico e farmacista greco e che svolse la sua attività a Roma ai tempi di Nerone, ad un’orchidea non meglio identificata, che era ritenuta afrodisiaca.
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Serapias lingua
Serapias lingua
Serapias lingua è una delle pochissime orchidee che ha un
nome in sardo: limba’e pudda (lingua di gallina). Etimologia: lingua non credo
che abbia bisogno di interpretazioni. In Sardegna è una delle orchidee più
comuni e fiorisce da metà Marzo a metà Giugno. La sua impollinazione, come
nella quasi totalità delle orchidee è affidata agli insetti (impollinazione
entomofila). Gli insetti non vengono però attirati dal nettare: Serapias lingua
non ne possiede, ma dalla forma del fiore che offre loro un caldo riparo, nella
concavità presente tra il labello e il casco la temperatura è più alta da 1 a 3
gradi rispetto all'ambiente esterno. Serapias lingua è anche una delle orchidee
che si riproduce anche per via agamica (produce tuberi in sovranumero che gli
consentono di aumentare in modo cospicuo gli individui delle popolazioni).
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Serapias parviflora
Etimologia: dal latino parvus = piccolo e flora = fiore (a piccoli fiori). Come abbiamo già visto in Serapias lingua, anche la sua impollinazione è entomofila. E uguale è anche il sistema con cui attira gli insetti.
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Serapias cordigera è sicuramente la più vistosa e appariscente orchidea del genere Serapias presente in Sardegna e per molti aspetti, anche la più bella. Nei boschetti soleggiati o nella macchia, anche quando sono mischiate ad altre specie, le sue fioriture, che sembrano grosse spighe color porpora o bruno-porpora, spiccano e attirano l’attenzione.
Etimologia: dal latino cor, cordis = cuore e –ger –gera –gerum (gero) = che porta, il riferimento è alla forma cuoriforme dell’epichilo. Fiorisce dalla seconda decade di marzo alla prima decade di Giugno oltre che negli ambienti sopra descritti anche nelle garighe, e ai bordi di strade e sentieri.
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Serapias nurrica, di questa specie avevo già parlato in un
articolo sulle specie a rischio. Sicuramente è la più rara delle quattro specie
che fioriscono nell’isola. Per mia esperienza, pur non considerandola tra
quelle che attirano l’attenzione, è quella che più stimola la tua passione
fotografica. Alla fine è quella che più ti interessa anche per la sua
variabilità cromatica che ha dato luogo a discussioni tra studiosi e
appassionati in merito all'esistenza o meno di varietà e sub-specie.
Etimologia: da Nurra zona della Sardegna Nord-Occidentale, luogo del ritrovamento da cui Corrias fece la prima descrizione. Fiorisce da metà Aprile agli inizi di Giugno ai bordi delle strade e dei sentieri, nei sottoboschi delle pinete costiere e degli eucalipteti, nelle garighe e nella macchia bassa dal livello del mare fino ai 900 metri d’altezza.
Etimologia: da Nurra zona della Sardegna Nord-Occidentale, luogo del ritrovamento da cui Corrias fece la prima descrizione. Fiorisce da metà Aprile agli inizi di Giugno ai bordi delle strade e dei sentieri, nei sottoboschi delle pinete costiere e degli eucalipteti, nelle garighe e nella macchia bassa dal livello del mare fino ai 900 metri d’altezza.
Nel genere Serapias, le ibridazioni naturali sono
comunissime. Nei luoghi in cui convivono più specie, è possibile osservare non solo incroci tra di loro ma
anche tra i loro ibridi. Il loro patrimonio genetico altamente compatibile consente sia il reincrocio degli ibridi con le specie parentali sia incroci tra individui di genere diverso (ibridi intergenerici).
anche tra i loro ibridi. Il loro patrimonio genetico altamente compatibile consente sia il reincrocio degli ibridi con le specie parentali sia incroci tra individui di genere diverso (ibridi intergenerici).
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