domenica 24 maggio 2015

Orchidee spontanee della Sardegna: Ophrys apifera (con varietà e forme teratologiche)


Oggi presento una sorta di monografia delle Ophrys apifera presenti in Sardegna. 
Oltre alla specie tipo, in anni di lavoro e di ricerca ho avuto modo di documentare anche le sue varietà e le varie forme teratologiche e regressive.



Ophrys apifera Huds.


Etimologia: dal latino "portatrice di api".

Distribuzione: mediterranea-atlantica, è presente nel continente europeo dal mar Caspio fino all'Inghilterra del Nord; è presente in tutte le regioni italiane diffusa in tutte le regioni, con esclusione delle pianure alluvionali e dell'alta montagna.

Habitat: in Sardegna nei più svariati, in ambienti secchi e umidi (presente nelle zone lagunari lungo le coste), di preferenza prati, garighe e incolti, macchie e radure dei boschi, da 0 a 1000 metri di quota.


Fioritura: da marzo a giugno.



















Nella foto seguente la tipica conformazione a S della parte finale del rostro e le due masse polliniche pronte a ripiegarsi verso la cavità stigmatica attuando l'autofecondazione che è frequentissima nelle Ophrys apifera anche se non è la regola esclusiva.






Ophrys apifera var. chlorantha (Hegetschw.) Arcang. 

Sepali bianchi e labello giallo-verdastro:











Ophrys apifera var. fulvofusca M.P. Grasso & Scrugli, 

Labello bruno-rossastro scuro, senza macula:







Ophrys apifera var. bicolor (Nägeli) E. Nelson 

Labello marrone nella parte distale e giallastro in quella basale:

(Foto di Gianni Bonini)







Alcune forme teratologiche


Col  labello tepaloide, in particolare a questa forma anomala e regressiva, gli studiosi danno l'interpretazione di un tentativo di ritorno alla sua forma ancestrale actinomorfa.







Doppio labello










Triplo labello






La massa pollinica ripiegata verso la cavità stigmatica anche in questa forma teratologica a tre labelli 



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