de Franco Sotgiu
Custa poesia mia, at binchidu su segundu premiu a su:
PRÈMIU DE POESIA BUSACHI - “A sa moda ‘e Busache” 2020.
Fiat pren’ 'e abba frisca una tiàna,
cun d'una pampa ben'atzesa suta.
Intro bi fit nadende una rana,
su fogu caentaiat s'abba gut’a guta.
E prus s'intebiaiat cuss'abba sana,
menzus biviat sa ran’ in cussa muta.
Intendiat aumentande sa cardana,
ma no pentziat de faghet fine bruta.
Su fogu suta intantu brusiaiat
e s'abba aumentaiat de callentare,
s’anfibbiu ‘e tzaculàre s' istrachiat
ma chena fortzas no podiat brincare,
e cando biet chi s'abba l'est bochinde
tando at pentzau: "Ohi chi so morinde".
Si sa matessi rana l' 'iana imberta
in sa tiàna cun s'abba giai ‘uddida,
brincande a foras si che fit fuida
chena ne brusiadura e nen ferta.
E non mi narzes ch'est un'iscoberta,
chi cale si siat cosa essende bia,
in car’ a su perigliu agatat s’ ’ia,
de si fuire de una morte tzerta.
Pro s'òmine, su seber’ est matessi,
si s'abizat de inue benit su male,
chircat in donzi mod’ e si sarbare,
brincand' a fora cando bi renessi(t).
Ma si che-i sa rana est collonau,
morit in s'abba solu e iscotau.
*****
Questa mia poesia ha vinto il secondo premio al
PRÈMIU DE POESIA BUSACHI - “A sa moda ‘e Busache” 2020.
L’esperimento della rana bollita è stato fatto alla “John
Hopkins University” nel 1882. I ricercatori hanno visto che lanciando la rana
in una padella di acqua bollente, sempre saltava fuori per salvarsi. Invece
mettendola in una padella di acqua fredda e scaldando piano piano l’acqua senza
interruzioni, la rana finiva sempre bollita.
Noam Chomsky, scienziato, filosofo e molto altro, di
Filadelfia (USA) nel libro “Media e Potere” ha ripreso
l’esempio dicendo che tale principio nella società moderna viene usato giorno
per giorno nelle tecniche di manipolazione delle masse e delle coscienze.
Il principio della rana bollita ci fa vedere che quando un
cambiamento succede piano piano, diventando quasi invisibile, sfugge alla
coscienza e non ci fa vedere pericoli e per quello non provoca in gran parte
dell’umanità nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna ribellione. Questo
succede perché siamo sempre quotidianamente sommersi di informazioni da parte
dei mezzi di informazione. Le menti vengono confuse e non riescono più a
pensare e a fare ragionamenti, per quello si diventa alienati di un sistema che
ci governa a suo piacimento.
Noam Chomsky dice: “Se guardiamo ciò che succede nella
nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta
deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore
20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi –
ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran
parte delle persone. In nome del progresso e della scienza, i peggiori
attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità
della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano
lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime,
ignoranti o sprovvedute”.
La verità è che queste persone sono già mezze bollite, sono
i dormienti, i zombi di questa società. La loro fine sarà identica a
quella della rana bollita. Bisogna saltare! E badate bene, non
si tratta di fuggire, ma di affrontare la situazione ed esaminare le possibili
soluzioni, prima che sia troppo tardi.
La rana
(Franco Sotgiu)
Era pieno d’acqua fresca un tegame,
con una fiamma ben accesa sotto.
Dentro ci nuotava una rana,
il fuoco scaldava l’acqua goccia a goccia.
E più l’acqua diventava tiepida
meglio viveva la rana in quella situazione.
Sentiva che il caldo aumentava,
ma non pensava di fare una brutta fine.
Il fuoco sotto intanto bruciava
e l’acqua diventava sempre più calda,
l’anfibio si stancava di sguazzare
ma gli mancavano le forze per saltare,
e quando vede che l’acqua l’ uccideva
allora ha pensato: “Ohi che sto morendo”.
Se la stessa rana l’avessero immersa
nel tegame con l’acqua già bollente,
balzando fuori sarebbe scappata
senza ne scottatura ne ferita.
E non dirmi che è una scoperta,
che qualsiasi cosa essendo viva,
di fronte al pericolo trova la via,
per salvarsi da una morte certa.
Per l’uomo, la scelta è la stessa,
se si accorge da dove arriva il male,
cerca in tutti i modi di salvarsi,
e salta fuori quando ci riesce.
Ma se come la rana viene imbrogliato,
muore nell’acqua solo e bollito.
Nessun commento:
Posta un commento