lunedì 24 settembre 2012

Cerchi delle streghe


 

 foto: Emilio Pini

 Crema: cerchio di Amanita vittadini (Moretti) Vittadini

 



Voi elfì delle colline, dei ruscelli, degli immobili laghi e delle selve,
e voi che sulle sabbie inseguite con piede che non lascia impronta il rifluente Nettuno

e gli sfuggite quando di nuovo avanza,
e voi minuscole figurine che al chiaro di luna tracciate cerchi d'erba amara,
che le greggi rifiutano,
e voi che per gioco fate nascere i funghi a mezzanotte felici nell'udire il solenne coprifuoco,
con il vostro aiuto - per debole che sia - io ho oscurato il sole a mezzogiorno,
radunato i venti bellicosi e tra il verde mare e l'azzurrata volta, scatenato guerra ruggente.



William Shakespeare - La tempesta 1611/1612  











Ecco, questi cerchi d’erba, tracciati dalle minuscole figurine evocate dal personaggio Shakespeariano hanno contribuito a far si che i cerchi di funghi di varie specie che troviamo nei boschi e nei prati in tutte le stagioni, vengano chiamati cerchi delle streghe. In molti posti viene ancora oggi detto che in tali siti, dentro i cerchi di notte danzano le streghe. Oppure che l’erba nata in questi cerchi è un’erba stregata e gli animali si rifiutano di mangiarla. O ancora che se un uomo per sbaglio l’assaggia cade immediatamente preda di allucinazioni. Insomma miti e leggende che nulla hanno a che fare con la realtà.
In micologia il fenomeno è stato spiegato in modo diverso: il micelio fungino una volta formato si sviluppa attraverso propagazioni periferiche che tendono ad andare verso l'esterno. La terra che resta al centro del micelio si impoverisce perché il micelio la priva di tutte le sostanze nutritive lasciandola arida. All'esterno del cerchio che si crea, invece, l'erba cresce più verde e rigogliosa che mai perché il micelio libera sostanze che diventano concime prezioso. 
In teoria, questo lavorio potrebbe durare all'infinito permettendo così il propagarsi del micelio che si espande in cerchi che diventano sempre più larghi. In pratica, l'utilizzo della terra da parte dell'uomo, il semplice calpestio o l'incontrare ostacoli quali muri, alberi o altro, bloccano e distruggono questi cerchi. 
Abbiamo comunque segnalazioni in varie parti del mondo di cerchi che hanno un età superiore ai 120 anni e di altri che hanno un diametro di oltre 100 metri.

Non posso farvi vedere mie foto recenti del fenomeno (a  oggi nei  boschi che frequento, zero funghi o quasi), ma ho chiesto a due miei amici alcune foto scattate nelle loro rispettive città. Sono foto di questi ultimi giorni di cerchi di Amanita vittadini cresciute a Roma (in una foto si può riconoscere il Palazzo della Civiltà Italiana all'EUR). E a alla periferia di Crema.



 
                                                    
      Roma EUR - foto: Mauro Cittadini


Amanita vittadini (Moretti) Vittadini

Roma EUR -  foto: Mauro Cittadini





Amanita vittadini (Moretti) Vittadini  - Crema - foto Emilio Pini



Amanita vittadini (Moretti) Vittadini  - Crema - foto Emilio Pini

















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