sabato 22 dicembre 2012

Orchidee Sardegna, le specie comuni: Serapias






Etimologia del Genere Serapias:
da Serapis (Serapide) dio greco-egizio, legato al culto della fertilità. Serapias era il nome dato da Dioscoride Pedanio, che è stato un medico, botanico e farmacista greco e che svolse la sua attività a Roma ai tempi di Nerone, ad un’orchidea non meglio identificata, che era ritenuta afrodisiaca.

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Serapias lingua



Serapias lingua è una delle pochissime orchidee che ha un nome in sardo: limba’e pudda (lingua di gallina). Etimologia: lingua non credo che abbia bisogno di interpretazioni. In Sardegna è una delle orchidee più comuni e fiorisce da metà Marzo a metà Giugno. La sua impollinazione, come nella quasi totalità delle orchidee è affidata agli insetti (impollinazione entomofila). Gli insetti non vengono però attirati dal nettare: Serapias lingua non ne possiede, ma dalla forma del fiore che offre loro un caldo riparo, nella concavità presente tra il labello e il casco la temperatura è più alta da 1 a 3 gradi rispetto all'ambiente esterno. Serapias lingua è anche una delle orchidee che si riproduce anche per via agamica (produce tuberi in sovranumero che gli consentono di aumentare in modo cospicuo gli individui delle popolazioni).



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Serapias parviflora





Serapias parviflora altra orchidea del genere Serapias diffusissima in Sardegna. Spesso si trova in colonie comuni con Serapias lingua e con Serapias cordigera, perciò è facile la sua ibridazione con le specie affini. Fiorisce da Aprile a Giugno nei pascoli, nella macchia, nei prati, ai bordi delle strade e dei sentieri e nelle garighe; dal livello del mare ad altitudini di 1000 metri. 

Etimologia: dal latino parvus = piccolo e flora = fiore (a piccoli fiori). Come abbiamo già visto in Serapias lingua, anche la sua impollinazione è entomofila. E uguale è anche il sistema con cui attira gli insetti.






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Serapias cordigera






Serapias cordigera è sicuramente la più vistosa e appariscente orchidea del genere Serapias presente in Sardegna e per molti aspetti, anche la più bella. Nei boschetti soleggiati o nella macchia, anche quando sono mischiate ad altre specie, le sue fioriture, che sembrano grosse spighe color porpora o bruno-porpora, spiccano e attirano l’attenzione. 



Etimologia: dal latino cor, cordis = cuore e –ger –gera –gerum (gero) = che porta, il riferimento è alla forma cuoriforme dell’epichilo. Fiorisce dalla seconda decade di marzo alla prima decade di Giugno oltre che negli ambienti sopra descritti anche nelle garighe, e ai bordi di strade e sentieri.




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Serapias nurrica




Serapias nurrica, di questa specie avevo già parlato in un articolo sulle specie a rischio. Sicuramente è la più rara delle quattro specie che fioriscono nell’isola. Per mia esperienza, pur non considerandola tra quelle che attirano l’attenzione, è quella che più stimola la tua passione fotografica. Alla fine è quella che più ti interessa anche per la sua variabilità cromatica che ha dato luogo a discussioni tra studiosi e appassionati in merito all'esistenza o meno di varietà e sub-specie. 

Etimologia: da Nurra zona della Sardegna Nord-Occidentale, luogo del ritrovamento da cui Corrias fece la prima descrizione. Fiorisce da metà Aprile agli inizi di Giugno ai bordi delle strade e dei sentieri, nei sottoboschi delle pinete costiere e degli eucalipteti, nelle garighe e nella macchia bassa dal livello del mare fino ai 900 metri d’altezza.



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Ibridi naturali di orchidee del genere Serapias




Ibridazioni naturali
Nel genere Serapias, le ibridazioni naturali sono comunissime. Nei luoghi in cui convivono più specie, è possibile osservare non solo incroci tra di loro ma 


anche tra i loro ibridi. Il loro patrimonio genetico altamente compatibile consente sia il reincrocio degli ibridi con le specie parentali sia incroci tra individui di genere diverso (ibridi intergenerici).   


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