mercoledì 25 febbraio 2015

Víctor Jara: Angelita Huenumán





Hgià scritto di Victor Jara in questo blog nel Settembre del 2013, quarantesimo anniversario del suo assassinio, col titolo:  “Te recuerdo Victor Jara”. 
E nel settembre 2014 ho pubblicato la sua poesia: “Estadio de Chile” scritta poche ore prima della sua morte.

Questa volta, invece, voglio pubblicare una sua canzone, che se volete potete leggere in spagnolo con traduzione in italiano (ho lasciato i nomi originali delle essenze botaniche e degli animali citati aggiungendo una spiegazione nelle note). 
E se volete potete ascoltare, (link):


Una canzone/una poesia che parla della vita e del lavoro di una donna Mapuche, che parla della semplice vita di questo popolo, che parla di natura, di piante e di animali strettamente connessi alla vita.

Una canzone profondamente ecologica scritta da Victor Jara nel 1969. Ho risentito le sue note e la voce di Victor con profonda gioia ma anche con una grande tristezza e un’infinita rabbia pensando a come i militari cileni, fascisti traditori del loro popolo, abbiano potuto massacrare un cantante, un poeta così mite e profondo come Victor Jara.





Angelita Huenumán


En el valle de Pocuno
donde rebota el viento del mar
donde la lluvia cría los musgos
vive Angelita Huenumán.

Entre el mañío y los hualles
el avellano y el pitrán
entre el aroma de las chilcas
vive Angelita Huenumán.

Cuidada por cinco perros
un hijo que dejó el amor
sencilla como su chacrita
el mundo gira alrededor.

La sangre roja del copihue
corre en sus venas Huenumán
junto a la luz de una ventana
teje Angelita su vida.

Sus manos bailan en la hebra
como alitas de chincol
es un milagro como teje
hasta el aroma de la flor.

En tus telares, Angelita,
hay tiempo, lágrima y sudor
están las manos ignoradas
de éste, mi pueblo creador.

Después de meses de trabajo
el chamal busca comprador
y como pájaro enjaulado
canta para el mejor postor.

Entre el mañío y los hualles
el avellano y el pitrán
entre el aroma de las chilcas
vive Angelita Huenumán. 








Angelita Huenumán


Nella valle di Pocuno
dove risoffia il vento del mare
dove la pioggia fa nascere muschi
vive Angelita Huenumán. 

Tra il mañío1 e gli hualles2
il nocciolo e il pitrán3
tra il profumo delle chilcas4
vive Angelita Huenumán. 

Guardata da cinque cani
un figlio lasciato dall'amore
semplice come la sua capanna
il mondo le gira intorno. 

Il sangue rosso del copihue5
scorre nelle sue vene, Huenumán
accanto alla luce di una finestra
tesse Angelita la sua vita. 

Le sue mani ballano tra i fili
come le alette di un chincol6
è un miracolo come tesse
anche il profumo di un fiore.

Nei tuoi telai, Angelita,
c'è il tempo, lacrime e sudore,
sono le mani ignorate
di questo, mio popolo creatore.

Dopo mesi di lavoro
il chamal7 cerca compratore
e come un uccello ingabbiato
canta per il miglior offerente. 

Tra il mañío e gli hualles
il nocciolo e il pitrán
tra il profumo delle chilcas
vive Angelita Huenumán.  



1 - mañío è il nome volgare usato in Cile di una conifera del Cile e dell'Argentina:
     Saxogothaea conspicua, conosciuta volgarmente come Cipresso Principe Alberto

2 - hualles sono gli alberi di: Nothofagus obliqua, pianta caducifoglia presente nelle 
     zone temperate del Cile e dell'Argentina

3 - pitrán = Alerce è un albero perenne Fitzroya cupressoides dell’alta cordigliera 
     delle Ande

4 - chilca è il nome di diversi arbusti tra i quali: Baccharis salicifolia e Fuchsia
      magellanica dell'America,  dal Sud degli U.S.A. fino al Cile e all'Argentina

5 - copihue è una pianta rampicante perennifoglia: Lapageria rosea endemica del Cile,
     protetta perché a rischio estinzione fin dal 1971, fa un bellissimo fiore rosso

6 - chincol è un uccello tropicale del continente americano

7 - chamal è una vestitura degli indios Mapuche di forma squadrata, utilizzata come 
     poncho


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