giovedì 2 gennaio 2014

Cita con ángeles (Silvio Rodríguez)










Cita con ángeles

 Desde los tiempos más remotos
vuelan los ángeles guardianes
siempre celosos de sus votos
contra atropellos y desmanes.
Junto a las cunas infantiles,
junto a los tristes moribundos,
cuentan que velan los gentiles
seres con alas de otro mundo.

Cuando este ángel surca el cielo,
no hay nada que se le asemeje.
El fin de su apurado vuelo
es la sentencia de un hereje.
No se distraiga ni demore,
todo es ahora inoportuno.
Va rumbo al campo de las flores
donde la hoguera espera a Bruno.

Se lanza un ángel de la altura,
caída libre que da frío.
La orden de su jefatura
es descender hasta Dos Ríos.
Es diecinueve y también mayo,
monte de espuma y madre sierra,
cuando otro ángel a caballo
cae "con los pobres de la tierra".

Dicen que al filo de la una
un angelote compasivo
pasó delante de la luna,
sobrevolando los olivos.
Y cuentan que con mala maña
fue tiroteado su abanico,
justo a la hora que en España
se asesinaba a Federico.

Un bello arcángel aletea
junto a un gran pájaro de hierro.
Procura que un hombre lo vea
para ahuyentar cien mil destierros.
Pero el arcángel se sofoca
y un ala azul se le lastima
y el ave negra abre la boca
cuando atraviesan Hiroshima.

Dejando un surco luminoso
por sobre Memphis, Tennessee,
pasó volando presuroso
un ser alado en frenesí.
Iba vistiéndose de luto,
iba llorando el querubín
e iba contando los minutos
de Dios y Martin Luther King.

El ángel pasa bajo un puente,
después rodea un rascacielos.
Parque Central, lleno de gente,
no se da cuenta de su vuelo.
Cuánta utopía será rota
y cuánto de imaginación
cuando a la puerta del Dakota
las balas derriben a John.

Septiembre aúlla todavía
su doble saldo escalofriante.
Todo sucede un mismo día
gracias a un odio semejante.
Y el mismo ángel que allá en Chile
vio bombardear al presidente,
ve las dos torres con sus miles
cayendo inolvidablemente.

Desesperados, los querubes
toman los cielos de la tierra
y con sus lápices de nubes
pintan adioses a las guerras.
El mundo llena los balcones
y exclama al fin: esta es mi lucha,
pero el señor de los cañones
no mira al cielo ni lo escucha.

Pobres los ángeles urgentes
que nunca llegan a salvarnos.
¿Será que son incompetentes
o que no hay forma de ayudarnos?
Para evitarles más dolores
y cuentas del psicoanalista,
seamos un tilín mejores
y mucho menos egoístas. 

Citazione con angeli

 Fino dai tempi più remoti
volano gli angeli custodi
sempre gelosi dei loro voti
contro gli abusi e gli eccessi .
Accanto alle culle infantili,
accanto ai tristi moribondi
dicono che vegliano i gentili
esseri con ali di un altro mondo .

Quando questo angelo solca il cielo ,
non c'è niente altro di simile.
Il  fine della sua precipitosa fuga
è il giudizio di un eretico.
Non distrarti ne ritardare,
tutto è ormai inadeguato.
Va verso il campo di fiori
dove il rogo attende Bruno .

Si lancia un angelo dell’altezza ,
caduta libera che raffredda.
L'ordine del suo capo
è di scendere verso Dos Rios.
E’ il diciannove ed anche maggio,
monte di schiuma e madre sierra,
quando un altro angelo a cavallo
cade "per i poveri della terra".

Dicono che verso l’una
 un angioletto compassionevole
passò davanti alla luna,
volando sugli alberi di ulivo.
E raccontano che con brutto vizio
fu mitragliato il suo ventaglio
proprio nell’ora che in Spagna
assassinavano Federico.

Un bell’arcangelo aleggiava
accanto a un grande uccello di ferro.
Provate a farlo vedere ad un uomo
per spaventare centomila esiliati .
Ma l'arcangelo soffoca
e l'ala blu gli fa male
e l’uccello nero apre la bocca
quando attraversano Hiroshima .

Lasciando un solco luminoso
sopra Memphis , Tennessee ,
passò volando precipitosamente
un essere alato in frenesia.
Si stava vestendo di lutto,
stava piangendo il cherubino
e stava contando i minuti
di Dio e Martin Luther King .

L'angelo passa sotto un ponte,
dopo aggira un grattacielo.
Central Park, è pieno di gente,
non consapevole del suo volo .
Tanta utopia sarà interrotta
e quanto dell’immaginario
quando nella porta del Dakota
i proiettili abbattono John .

Settembre urla tuttora
il suo duplice bilancio agghiacciante .
Tutto avviene uno stesso giorno
grazie ad un odio simile.
E lo stesso angelo che lì in Cile
vide bombardare il presidente,
vede le due torri con le migliaia
cadere indimenticabilmente .

Disperati, i cherubini
adottano il cielo sulla terra
e con le loro matite di nuvole
dipingono gli addii alla guerra .
Il mondo riempie i balconi
e alla fine esclama: questa è la mia lotta,
ma il signore dei cannoni
non guarda il cielo né l’ascolta .

Poveri gli angeli urgenti
che mai arrivano a salvarci.
Sarà che sono incompetenti
o che non c’è modo di aiutarci?
Per risparmiarvi più dolori
e conti del psicoanalista,
diventiamo un po’ più migliori
e molto meno egoisti.

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